Armando Tripodi

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Autore: Armando Tripodi
04/07/2023
Conosci bene il tuo reagente?

Usiamo tutti i giorni i nostri reagenti per eseguire i test di base, tempo di protrombina (PT) e tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT). Conosciamo il nome commerciale, le modalità d’uso sulle macchine, ma pochi conoscono l’esatta composizione. Meno note sono alcune caratteristiche tecniche di estrema importanza.
È di questo che voglio parlare in questo post.
Ad esempio, ti sei mai chiesto quale è la sensibilità del tuo reagente ai difetti dei singoli fattori della coagulazione? Ovvero, sai quale è la quantità minima di uno dei fattori della coagulazione capace di allungare il test oltre i limiti superiori del range di normalità?
Se non lo sai e sei curioso, ecco una modalità semplice per saperlo con poco dispendio di tempo e consumo di reagenti che hai già in laboratorio.
1. Usa una piccola porzione del plasma carente del fattore della coagulazione che vuoi studiare (consiglio di iniziare con il fattore VIII).
2. Aggiungi quantità crescenti di un pool di plasma normale (assumi che contenga il 100% di attività), in maniera da ottenere diversi campioni con concentrazione scalari da 0% (solo plasma carente) a 100% (solo pool normale).
3. Su questi campioni esegui il PT e l’aPTT e riporta i dati in grafico.
4. Traccia una linea in corrispondenza del limite superiore delle normalità.
5. Individua la percentuale di fattore capace di dare un prolungamento appena superiore alla linea.
6. Hai così individuato la sensibilità del tuo reagente a quel fattore della coagulazione.
Il risultato che ottieni dipende dalla composizione del tuo reagente e (in generale) non è generalizzabile a tutti quelli del commercio. Ti sarà quindi molto utile nella tua pratica giornaliera.

Vuoi fare altro?
Molto spesso capita di essere in difficoltà nell’interpretazione dei risultati della miscela paziente:normale. Ovvero, sapere se corregge o non corregge. Bisogna capire che non tutti i reagenti si comportano alla stessa maniera. Sapere come si comporta il tuo è una informazione di estrema importanza da usare nella pratica giornaliera.
1. Usa un plasma sicuramente carente per un fattore della coagulazione.
2. Prepara una miscela plasma carente:normale
3. Esegui l’aPTT o PT e verifica quale è il grado di correzione che ottieni.
4. Parimenti puoi eseguire lo stesso esperimento con un plasma sicuramente positivo per la presenza di una anticoagulante circolante (ad esempio) anticoagulante lupico e potrai verificare se la miscela (come da atteso, non corregge).
Semplici operazioni alla portata di tutti per lavorare meglio e con soddisfazione.
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