L’INR si calcola determinando il rapporto (PTpaziente/PTnormale) ed elevandolo quindi all’indice di sensibilità internazionale (ISI) del sistema (tromboplastina/strumento). Le raccomandazioni della Federazione Italiana dei Centri Trombosi (FCSA), mutuate da quelle dell’Organizzazione Mondiale della Sanità [Chantarangkul V, Tripodi A, van den Besselaar AMHP. Guidelines for thromboplastins and plasma used to control oral anticoagulant therapy with vitamin K antagonists. WHO Technical Report Series 2013; No.979:273-305], suggeriscono di usare come tempo di coagulazione normale il PT determinato con lo stesso sistema come media geometrica del PT di 20 o più soggetti normali, detto per brevità MNPT.
Perché la media geometrica e non quella aritmetica?
Intanto vale la pena di ricordare il calcolo dei due tipi di media. La media aritmetica si calcola come la sommatoria delle osservazioni individuali, diviso il numero. La media geometrica si calcola con lo stesso procedimento, ma operando sui logaritmi delle osservazioni e calcolando poi l’antilogaritmo del valore medio. I parametri di coagulazione in una popolazione (incluso il PT) si distribuiscono spesso in forma asimmetrica (non gaussiana) attorno alla media. Secondo il grado di asimmetricità la media aritmetica può differire dalla media geometrica in maniera più o meno rilevante. Distribuzioni non gaussiane possono essere corrette entro certi limiti trasformando i dati originali in logaritmi. Poiché nel calcolo dell’INR si usa come parametro la media stimata della popolazione normale, tale stima è più attendibile se fatta con la media geometrica. Ovviamente, qualsiasi personal computer è in grado di calcolare in maniera autonoma la media geometrica, senza ricorrere alla trasformazione logaritmica dei dati originali. Va da sé che il valore del MNPT è soggetto a variazioni, e dovrebbe essere, pertanto, riconsiderato tutte le volte che si cambia il lotto di tromboplastina e/o il coagulometro.
Esiste un’alternativa alla media geometrica?
Sebbene le raccomandazioni stabiliscono di usare l’MNPT, una alternativa potrebbe essere quella di usare il valore del PT di un pool di plasmi normali preparato ad hoc periodicamente (e tenuto in aliquote congelate a -70°C) da usare in parallelo all’interno della stessa sessione analitica del plasma dei pazienti. Questa alternativa, avrebbe il vantaggio pratico di tenere conto della variabilità metodologica che si osserva nella pratica giornaliera. Personalmente consiglio di usare questa alternativa, ma solo dopo avere valutato che il valore del pool non si discosti in maniera significativa da quello dell’MNPT.
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